Dieta Stress Ossidativo

I Radicali Liberi: I Nostri Nemici – Amici!

Sul fatto che l’ossigeno sia indispensabile per la vita degli esseri umani, siamo tutti d’accordo!

E’un’affermazione innegabile ed incontrovertibile.

Pochi secondi senza questo magico gas e si interrompe qualsiasi nostra funzione vitale.

Eppure, anche se può sembrare assurdo, quello stesso ossigeno, indispensabile per la vita, può essere anche causa di morte.

Nella stessa misura in cui l’ossigeno dà la vita, è anche in grado di toglierla.

Riflettiamo un istante: anche l’automobile più moderna e tecnologica, se è lasciata all’aria aperta, a contatto con l’ossigeno, per un po’ di tempo, arrugginisce; nelle stesse condizioni una mela marcisce, il burro irrancidisce, persino il granito si lascia corrodere dall’ossigeno…un incendio può avvenire solo se è presente l’ossigeno…

L’ossigeno è proprio come Dr. Jeckill e Mr Hide!

Questa apparente incongruenza, in biologia, prende il nome de “Il Paradosso dell’ossigeno” ed ha una sua giustificazione scientifica.

La differenza di comportamento dell’ossigeno risiede nella sua struttura chimica.

L’ossigeno molecolare O2 è l’”ossigeno buono”, quello che è nell’aria che respiriamo e che arriva a ciascuna nostra singola cellula ad ogni atto respiratorio.

Una volta che, attraverso la respirazione, l’ossigeno arriva nella cellula, si combina con il glucosio, cioè con quella molecola in cui vengono trasformati tutti gli alimenti introdotti nell’organismo attraverso la dieta; da questa combinazione si produce anidride carbonica di scarto, acqua ed energia, la quale servirà alla cellula per esplicare ogni sua attività!

GLUCOSIO + O2 -> CO+ HO + ATP

Tale reazione biochimica, che prende il nome di “Respirazione cellulare” può essere semplificata, per i non addetti ai lavori, nel modo seguente:

ALIMENTI + OSSIGENO -> ANIDRIDE CARBONICA + ACQUA + ENERGIA

Quindi, tutti gli alimenti di cui noi ci cibiamo e l’ossigeno che respiriamo, dopo una serie di trasformazioni e percorsi, arrivano alle nostre cellule e, combinandosi fra loro, danno origine all’energia che permette alla cellula di vivere.

L’ossigeno di cui sopra è quello “buono”.

Ma proprio durante questa reazione biochimica vengono prodotte particolari molecole di ossigeno che, se prodotte in eccesso, di buono non hanno un granchè: sono i famosi RADICALI LIBERI dell’ossigeno.

I Radicali liberi rappresentano l’”ossigeno cattivo” e tale cattiveria risiede nella loro struttura chimica: rispetto all’ossigeno molecolare “buono”, i radicali liberi sono molecole che hanno perso un elettrone, cioè una carica negativa e per questo motivo sono fortemente instabili e reattivi: il loro unico scopo è quello di riprendersi l’elettrone che hanno perso per raggiungere nuovamente la stabilità chimica e per far questo attaccano, in un processo chiamato “processo ossidativo”, tutte le molecole o strutture circostanti con cui vengono a contatto.

Nel loro tentativo di ossidare le molecole circostanti per rubar loro l’elettrone che hanno perso, possono attaccare le membrane cellulari esponendo, così, le cellule agli attacchi di agenti nocivi: se immaginiamo la cellula come una città medievale, il danno alla sua membrana può essere paragonato a quello provocato da un invasore che distrugge i muri di cinta della città.

Possono attaccare il DNA della cellula, cioè puntare dritto al suo cervello, provocando danni devastanti: se paragoniamo la cellula ad un computer, il danno al DNA è comparabile a quello provocato da un virus informatico!

Possono attaccare proteine, enzimi, zuccheri distruggendo, in tal modo, le centrali energetiche della cellula trascinandola in una situazione di black-out operativo!

Ecco spiegato perché i radicali liberi sono la causa o la concausa di tutta una serie di patologie quali: aterosclerosi, ictus, infarto, broncopneumopatie, obesità, AIDS, demenza senile, morbo di Parkinson, artrite reumatoide, osteoartrosi ecc…

Ma, se questi Radicali sono così pericolosi, perché mai si formano?

In realtà queste specie chimiche vengono prodotte sempre durante la respirazione cellulare, anzi DEVONO OBBLIGATORIAMENTE essere prodotte perché svolgono un ruolo strategico nei processi di difesa della cellula.

Sono, infatti, ottimi anti-virali e anti-batterici: proprio grazie alla loro straordinaria reattività, possono attaccare e distruggere agenti estranei arrivati all’interno della cellula.

La natura ha previsto e programmato ogni cosa: durante il processo di respirazione cellulare viene prodotta una certa quantità di radicali liberi, i quali, dopo aver svolto la loro attività di difesa (se necessaria) vengono immediatamente distrutti o trasformati da agenti anti-radicalici presenti e prodotti dalla cellula stessa.

In condizioni ideali, se la cellula è in uno stato di benessere e funziona perfettamente, le cose vanno esattamente come suddetto: le specie radicaliche e quelle anti-radicaliche sono in perfetto equilibrio.

I problemi insorgono quando la cellula è intossicata e non funziona bene: in tal caso il numero dei radicali liberi supera di gran lunga il numero degli anti-radicali cellulari e questo accade o per un’eccessiva produzione delle specie radicaliche o per una inefficienza o deficit delle specie anti-radicaliche!

Si dice così che la cellula è in una condizione di STRESS OSSIDATIVO!

Allora bisogna intervenire per aiutarla!

Da una parte si deve evitare l’ulteriore formazione di radicali liberi e quindi bisogna ridurre o evitare le principali cause della loro formazione: fumo, uso sconsiderato di farmaci soprattutto antibiotici, alimentazione sbagliata, esposizione non protetta ai raggi solari, stress psico-fisico.

Dall’altra parte bisogna cercare di apportare il più possibile alle nostre cellule sostanze anti-radicaliche esogene.

Per nostra fortuna esiste, in natura, una grande quantità di sostanze anti-ossidanti (specie anti-radicaliche) in un numero notevole ed estremamente vario di alimenti.

Così, per esempio, conviene far grande consumo di pomodori, agrumi, peperoni, ortaggi a foglia verde, kiwi in quanto tali cibi contengono Vitamina C la quale viene soprannominata la “spazzina dei radicali liberi). Però attenzione: tali alimenti vanno consumati preferibilmente freschi e crudi, perché con la cottura la Vitamina C viene inattivata facilmente.

La Vitamina E, in sinergia con il Selenio, è un ottimo antiossidante e si trova principalmente nell’olio di oilva, nella frutta secca, nelle verdure a foglie larghe e nel germe di grano.

Fegato, uova, formaggi, latte e pesce grasso contengono Vitamina A nella sua forma finale (retinolo), mentre come precursore (betacarotene) è contenuta in tutte le verdure gialle o rosse (carote, albicocche, zucche, meloni, peperoni…)

Il Coenzima Q 10 è un anti-ossidante con funzione cardio-protettiva ed i cibi che ne sono più ricchi sono: patate, spinaci e soia.

L’importanza dei Leucopeni va al di là della sua funzione anti-radicalica in quanto si pensa che tali sostanze abbiano un ruolo nella protezione dai tumori della prostata, stomaco, seno e pelle.

I pomodori ne sono ricchissimi!

Chi afferma che il vino rosso fa male commette un errore clamoroso!

Esso dà problemi solo se assunto a dismisura, ma 2 bicchieri di buon vino rosso al giorno proteggono cuore ed apparato digerente in quanto contengono le Leucocianidine, sostanze ad attività anti-ossidante molto potente.

Un altro alimento molto importante nella lotta ai radicali liberi è il thè verde che possiede Polifenoli e sembra che abbassi il tasso di colesterolo e trigliceridi nel sangue.

Una buona zuppa di lenticchie almeno 1 – 2 volte a settimana, oltre a soddisfare il piacere del nostro palato, dà alle nostre cellule una grande quantità di Selenio, che in sinergia con la Vitamina E, è un potente antiossidante che protegge, tra l’altro, pelle e cuore.

Chi si può permettere un piatto di ostriche, ogni tanto, sappia che tali preziosi frutti di mare, oltre ad essere deliziosi al gusto, sono molto ricchi di Zinco, anti-ossidante importante per le funzioni sessuali dell’uomo e fattore di protezione della prostata.

Quando, in estate, si hanno problemi di gonfiore e pesantezza delle gambe dovuti a difficoltà di circolazione venosa è utile consumare molta frutta perché essa contiene Bioflavonoidi che proteggono le pareti vascolari.

L’atteggiamento più giusto ed opinabile nella lotta ai radicali liberi è, dunque, un’alimentazione oculata e consapevole.

Nei casi in cui ciò non sia possibile, allora è indispensabile fare consumo di integratori alimentari.

In commercio ve ne sono un gran numero: la maggior parte di essi contengono tutte le sostanze suddette ma conviene sempre guardare la composizione per essere sicuri di introdurne il maggior numero possibile.

Ma è possibile conoscere la quantità di Radicali liberi circolanti nel nostro organismo?

Attualmente è possibile!

Esiste un esame diagnostico di laboratorio che si chiama d-Rom’s Test che si effettua su un piccolo prelievo capillare (un prelievo dal polpastrello del dito della mano) che valuta proprio la quantità dei radicali liberi circolanti, espressi in unità U-CARR.

Il valore normale, non patologico, dei Radicali liberi è compreso fra 250 e 300 U-CARR.

Un valore superiore a 300 indica una condizione di stress ossidativo: cioè le cellule, o per eccessiva produzione di Radicali o per una riduzione di efficienza della macchina anti-radicalica cellulare, è in uno stato di affanno, è intossicata, non è nelle condizioni di lavorare bene e il rischio è che tali Radicali in esubero comincino a causare i guai cui si è accennato prima.

Ma anche un valore inferiore al limite minimo di 250 U-CARR non è un indice favorevole!

Un numero troppo esiguo di radicali liberi lascia la cellula senza le giuste difese nei confronti di agenti esogeni aggressivi e, anche in tali casi si interviene cercando di portare i valori di Radicali nel giusto range ottimale e fisiologico.